
Edizione Nazionale
La realizzazione di una Edizione Nazionale delle Opere di Vincenzo Monti (1754-1828) muove dal riconoscimento dell’indiscutibile centralità del poeta nella cultura letteraria tra Sette e Ottocento, ancora documentata dal magistero di Carducci, sia del poeta sia del maestro, senza dimenticare l’operosità critica della sua scuola.
A tale rilevanza storico-culturale fanno però riscontro ampie e persistenti lacune editoriali, che per testi anche centrali nella bibliografia del poeta impongono ancora di ricorrere alle stampe ottocentesche, malfide e prive del necessario commento. La pubblicazione dell’opera omnia intende supplire a tali mancanze offrendo edizioni storicamente e filologicamente affidabili. L’interpretazione dei testi è affidata a un commento puntuale, strumento indispensabile per restituire la centralità di una esperienza letteraria che divenne specchio del proprio tempo, e colmare così un capitolo inevaso della nostra storia letteraria.
La varietà dei generi sperimentati, l’ampiezza degli ambiti percorsi e l’originalità del dialogo con la tradizione imposero l’opera montiana quale modello agli scrittori delle generazioni successive, a partire dalla triade Foscolo, Leopardi, Manzoni. Il primato di Monti sui contemporanei riguardò infatti il giovane arcade Autonide Saturniano, giunto a Roma ventiquattrenne nel 1778, il «libero autore dell’Aristodemo», per il genere tragico, fino all’iniziatore della nuova poesia politica in forma dantesca, dei versi rivoluzionari dapprima, napoleonici poi. Centrali furono anche il magistrale lavoro del traduttore, che lo fece trionfare con il monumento dell’Iliade, dopo le Satire di Persio e La Pulcella di Orléans di Voltaire. Né si può dimenticare la prosa saggistica del polemista o degli scritti sulla lingua italiana, che, nell’aspirazione ad allargare il perimetro del lessico oltre i termini del linguaggio letterario fino a includere il settore scientifico, ha costituito un punto di riferimento inevitabile per la riflessione linguistica ben oltre la metà del XIX secolo.